LA RUSSIA RISPONDE ALL’ ORDINE ESECUTIVO DI BIDEN: NESSUNA AZIONE RESTERA’ IMPUNITA

Dichiarazione del ministero degli Esteri russo sulle misure adottate in relazione alle azioni ostili degli Stati Uniti:

“L’ultimo attacco al nostro paese intrapreso dall’amministrazione Biden, ovviamente, non può rimanere senza risposta. Washington, a quanto pare, non vuole sopportare il fatto che nelle nuove realtà geopolitiche non c’è posto per un diktat unilaterale, e gli scenari fallimentari di “contenimento di Mosca”, su cui gli Stati Uniti continuano a puntare portano solo di un ulteriore degrado delle relazioni russo-americane.

In risposta alle sanzioni anti-russe, in breve saranno introdotte le seguenti contromisure:

– Sulla base della reciprocità, seguirà l’espulsione dei dipendenti delle missioni diplomatiche statunitensi commisurata all’azione [azione uguale e contraria ndr] svolta dalle autorità statunitensi nei confronti dei diplomatici russi.

A proposito, abbiamo notato con quanta rapidità a Varsavia hanno seguito l’amministrazione americana, chiedendo la partenza di tre diplomatici russi dalla Polonia. Come una contromisura cinque diplomatici polacchi verranno espulsi dalla Russia [fai 10 rispondo 100 ndr].

– La pratica dell’Ambasciata degli Stati Uniti di utilizzare le missioni a breve termine per garantire il funzionamento delle missioni diplomatiche sarà limitata. Il rilascio di visti per queste missioni sarà ridotto al minimo: fino a 10 persone. all’anno sulla base della reciprocità.

– In stretta conformità con le Convenzioni di Vienna sulle relazioni diplomatiche e la legislazione russa, incluso il Codice del lavoro, saranno adottate misure per porre fine completamente alla pratica di assunzione da parte delle missioni diplomatiche statunitensi di lavoratori amministrativi e tecnici tra i cittadini della Federazione Russa e di paesi terzi.

– A causa di violazioni sistematiche da parte delle missioni diplomatiche statunitensi delle regole per i viaggi all’interno della Federazione Russa, il Memorandum d’intesa bilaterale del 1992 su Open Land non si applicherà più.

– Le attività delle fondazioni americane e delle ONG controllate dal Dipartimento di Stato e da altre agenzie governative americane nella Federazione Russa saranno vietate. Questo lavoro, svolto a lungo e sistematicamente, verrà portato a termine, soprattutto se si considera che gli Stati Uniti non intendono ridurre la portata dei loro sforzi sovversivi [!!!], portati avanti sistematicamente e facendo affidamento su un’ampia base legislativa.

– È ovvio che l’attuale situazione estremamente tesa implica una necessità oggettiva che gli ambasciatori di entrambi i nostri paesi siano nelle loro capitali per analizzare la situazione e tenere consultazioni.

Tutto questo non è una nostra scelta. Vorremmo evitare un’ulteriore escalation con gli Stati Uniti. Siamo pronti per un dialogo calmo e professionale con la parte americana nell’interesse di trovare modi per normalizzare le relazioni bilaterali. Tuttavia, la realtà è che sentiamo una cosa da Washington, ma in pratica vediamo qualcosa di completamente diverso. Non dovrebbero esserci dubbi: nessuna “ondata” di sanzioni resterà impunita [!!!]”.

Sergej Viktorovič Lavrov (Ministro degli Esteri russo)

Signori…questo non è un film.
Allacciatevi le cinture, ci sarà da ballare. 

Russian President Vladimir Putin, left, and Foreign Minister Sergey Lavrov attend the ASEAN – Russia summit in the Black Sea resort of Sochi, Russia, Thursday, May 19, 2016. (AP Photo/Alexander Zemlianichenko, pool)
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